Diario sanitario del viaggiatore, Asia
È finalmente arrivata la primavera e con lei la voglia di uscire e godere delle meraviglie che ci circondano. C’è chi programma le ferie estive con l’agognata prospettiva del riposo dopo mesi di turni e rientri, chi progetta viaggi più impegnativi e avventurosi, alla scoperta di sconosciuti angoli di mondo. Se siete tra questi ultimi questa è la rubrica giusta per voi! In questo diario del viaggiatore andremo ad analizzare alcune delle zone del globo per cui è necessaria una preparazione sanitaria prima di indossare lo zaino e partire alla volta della scoperta. Molte vaccinazioni sono obbligatorie, altre consigliate, ma ci sono anche parecchie indicazioni su comportamenti e precauzioni da adottare in base alle patologie endemiche di ogni territorio. Ecco quali mete andremo ad analizzare:
1 Nord Africa e Africa centrale
3 America
4 Asia
5 Australia e Oceania
Asia
L’Asia è il continente geograficamente più esteso, più popolato e nel suo territorio si possono trovare i punti più alti e più bassi della terra, insomma un continente da record. Dal punto di vista turistico si possono fare moltissime esperienze totalmente diverse tra loro, dalla fredda Siberia alla tropicale Indonesia. In questo articolo prenderemo in considerazione le mete turistiche più gettonate di questo immenso continente, per tutte le altre che non riuscirò a citare è bene sempre fare riferimento al sito governativo Viaggiare Sicuri.it della Farnesina, dove per ogni Stato del mondo è possibile avere informazioni, non solo sanitarie ma anche sulla situazione politica, meteorologica e molto altro.
Una delle mete più visitate in Asia è il Giappone, che con la sua particolare tradizione culturale, i suoi incantevoli paesaggi e le grandi città tecnologiche cattura l’interesse di ogni genere di turista. Non ci sono vaccinazioni obbligatorie per l’ingresso nel Paese ma è bene ribadire che prima di partire per un viaggio internazionale è bene essere in regola con tutte le vaccinazioni previste dal nostro SSN per evitare inutili rischi. Il Giappone è dotato di ottime strutture sanitarie ma ci sono pochi professionisti che parlano anche l’inglese e le cure sono a pagamento e molto costose, per cui bisogna anche considerare la sempre auspicabile assicurazione sanitaria. Il vaccino per l’encefalite giapponese è raccomandato per i viaggiatori in zone rurali , soprattutto la sera e durante i viaggi di durata superiore a 1 mese.
Rari casi umani di encefalite giapponese sono riportati su tutte le isole, ad eccezione di Hokkaido, anche se i casi di animali si verificano proprio lì. La trasmissione è da giugno a settembre, tranne sulle isole Ryuku (Okinawa), in cui la trasmissione è da aprile a ottobre.
Altra meta ambita del continente è l’India, paese molto diverso da Giappone, altrettanto ricco e sorprendente ma con delle condizioni igenico sanitarie sicuramente meno sicure. È obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla per tutti i viaggiatori di età superiore ai 9 mesi provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia, in particolare dall’Africa, dall’America Latina, dalla Papuasia e Nuova Guinea. In genere, previo parere medico, sono consigliate le vaccinazioni contro: la difterite, l’epatite A e B, il tifo, la tubercolosi, la polio e il richiamo antitetanico e, particolarmente per chi viaggia durante la stagione calda (da maggio a settembre) e soggiorna in zone rurali, la meningite e l’encefalite giapponese.
Per quanto riguarda la profilassi antimalarica, la vaccinazione contro l’encefalite giapponese (difficilmente reperibile in Italia) e la meningite sono consigliate solo per chi soggiorna a lungo nel periodo monsonico e post-monsonico nelle zone a rischio ed in particolare quelle rurali. Per quanto concerne le precauzioni alimentari, si consiglia di avere cautela nella scelta dei cibi e delle bevande per via degli elevati rischi derivanti dalla scarsa igiene. È bene consumare solo cibi ben cotti ed alimenti confezionati, evitando verdure crude e frutta che non si possa sbucciare.
Si consiglia di bere esclusivamente acqua e bevande in bottiglia, senza aggiunta di ghiaccio ed infusi solo se preparati con acqua bollita a lungo. L’avvertenza si estende anche ai grandi alberghi. Nel periodo estivo vanno prese serie precauzioni per evitare i rischi di disidratazione.
Per quanto riguarda la qualità dell’aria, si segnala che il Territorio della Capitale Delhi è caratterizzato da un altissimo tasso di inquinamento atmosferico. che, soprattutto nella stagione invernale, può creare emergenze ambientali e sanitarie, con cappe di smog ed alte concentrazione di polveri sottili. Si consiglia pertanto di indossare mascherine anti-smog e limitare l’esposizione diretta in spazi aperti. Precauzioni simili sono da adottare anche per visitare la Thailandia, altra meta molto amata. Anche qui è obbligatorio il vaccino per la febbre gialla e sono da adottare tutte le precauzionI sopracitate. In particolare qui è endemica la febbre dengue, registrata anche nella capitale Bangkok, per cui è necessario attuare le raccomandazioni necessarie a difendersi dalle zanzare che ne sono responsabili (tutte le precauzioni comportamentali nell’articolo sul sud Africa). Anche in Thailandia è più che raccomandata la stipula di un’assicurazione sanitaria, non solo per le spese mediche ma anche per eventuale rimpatrio o trasferimento in altro paese, soprattutto per gli alti costi della sanità thailandese.
Se parliamo di Asia non possiamo citare la Cina, paese viario ed affascinante, culla di culture antiche ma anche della pandemia, motivo per cui il flusso turistico ha subito una battuta d’arresto ma che sta nuovamente incrementando. Anche qui il vaccino per la febbre gialla è obbligatorio per tutti i viaggiatori di età superiore a 9 mesi provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia, nonché per i viaggiatori che abbiano anche solo transitato nell’aeroporto di un Paese a rischio di trasmissione della malattia.
Non esistono malattie endemiche particolari, tuttavia la tubercolosi e l'epatite A e B sono molto diffuse.
L’encefalite giapponese ha fatto registrare in passato un numero limitato di vittime durante la stagione estiva in aree rurali ed umide del Paese: si consiglia di consultare il medico di fiducia per valutare, a seconda del programma di viaggio, l’opportunità di vaccinarsi (il vaccino, scarsamente diffuso in Italia, è disponibile nelle principali città cinesi). Se si viaggia nello Yunnan o nell’isola di Hainan, è bene proteggersi dalle punture di zanzare per evitare il pur minimo rischio di contrarre la malaria, nelle zone rurali a sud del paese è diffusa invece la febbre dengue. Si sconsiglia il viaggio, se non accompagnate, a persone affette da patologie psichiatriche, poiché, in caso di recrudescenza della malattia durante il soggiorno in Cina, è molto complesso ricorrere alle cure presso strutture psichiatriche cinesi ed è ancor più complesso il rimpatrio per via aerea. Si consigliano, previo parere medico, le vaccinazioni contro il tetano e la poliomielite, difterite, febbre tifoide, epatite A e B, Meningococco. Si raccomanda di adottare le precauzioni comportamentali nell’assunzione di cibi e bevande potenzialmente contaminati.