Biotestamento. Entrato in vigore ieri, vi spieghiamo passo per passo come scrivere le DAT
Approvato il 14 Dicembre 2017, quasi al totofinish dell’ultima legislatura, la Legge sul Biotestamento, la n. 219/2017, è entrata in vigore ieri 31 gennaio.
Una percorso travagliato quello che ha portato alle DAT, dichiarazioni anticipate di volontà; una battaglia durata anni e che ha risentito delle forze conservatrici del nostro Paese.
Dato che decifrare un provvedimento non è sempre semplice, con l’aiuto di quanto pubblicato sul sito dell’ Associazione Luca Coscioni, abbiamo stilato un piccolo vademecum.
Cosa sono le DAT?
Sono le Dichiarazioni anticipate di volontà in merito ai trattamenti sanitari che si intende accettare o rifiutare espresse in un Biotestamento, da far valere quando il dichiarante non avrà la capacità di autodeterminarsi.
Chi può redigere le DAT?
Tutti i cittadini maggiorenni, capaci di intendere e volere, possono esprimere la propria volontà, in merito ai trattamenti sanitari che si vogliono ricevere o rifiutare.
Non si possono esigere trattamenti sanitari contrari alla legge.
Come scrivere le DAT?
Le DAT possono essere scritte redatte in forma scritta o qualora le condizioni non lo permettano, si possono videoregistrare.
Il testamento biologico può essere scritto di proprio pugno; deve contenere i dati anagrafici del firmatario, il consenso informato a voler ricevere o meno notizie sul proprio stato di salute o ad indicare o meno le persone alle quali dare notizie in merito.
Per la parte delle DAT relativa ai trattamenti sanitari potrebbe essere utile rivolgersi ad un operatore sanitario che sappia indicare a cosa si può rinunciare o cosa si può chiedere venga fatto, nel momento in cui non si è più capaci ad autodeterminarsi. In ogni caso la persona può chiedere di essere assistita a oltranza oppure rifiutare qualsiasi accertamento o terapia. Può entrare nel dettaglio: non voglio essere rianimato, intubato, voglio antidolorifici, oppiacei, rianimazione meccanica. Voglio o non voglio che siano iniziati trattamenti anche se il loro risultato fosse uno stato di demenza, uno stato di incoscienza senza possibilità di recupero. Oppure restare sul vago: non voglio essere rianimato.
Si può chiedere la sedazione profonda?
Sì, è prevista per i malati in fase terminale ai quali altre terapie antidolorifiche risultano inefficaci. È garantita dalla legge sulle cure palliative.
Le Dat possono essere revocate e modificate in qualsiasi momento.
Sono esenti da imposta di bollo, da tasse e registrazione tributaria.
Nomina del Fiduciario
La legge auspica e non obbliga alla nomina di un fiduciario, una persona di famiglia o meno, maggiorenne e capace di intendere e volere, che si prenda la responsabilità di interpretare le DAT, nel momento in cui verrà meno l’autodeterminazione.
Il fiduciario accetta la nomina sottoscrivendo le DAT.
Nei casi in cui le tue DAT appaiano palesemente incongrue, non corrispondenti alla tua condizione clinica, o qualora emergano nuove terapie, capaci di offrire concrete possibilità di miglioramento delle tue condizioni di vita, il fiduciario potrà autorizzare i medici a non rispettare le tue volontà.
Cosa fare dopo aver scritto le DAT?
E’ bene redarle in duplice copia.
Quindi si può:
1. trasformarle in “atto pubblico”, presentandolo ad un funzionario pubblico designato o a un qualsiasi pubblico ufficiale, come un notaio;
2. procedere con una “scrittura privata autenticata”, facendo autenticare la tua firma da un funzionario pubblico del Comune o da un qualsiasi pubblico ufficiale, come un notaio.
Quindi consegnarle a:
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all’ufficio dello stato civile del tuo Comune di residenza che provvede all’annotazione in un apposito registro, se istituito, oppure presso il Notaio che ha redatto l’atto pubblico;
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presso le strutture sanitarie, qualora la Regione di residenza ne regolamenti la raccolta;
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nel caso in cui nessuna di queste opzioni sia disponibile, puoi depositare una delle due copie presso una persona di fiducia.
Cosa è previsto per i minorenni?
I minorenni non possono fare il biotestamento come le persone considerate incapaci. In questo caso il consenso informato è espresso dai genitori, dal tutore o dall'amministratore e sentito il ragazzo.
Si può chiedere l'eutanasia?
Suicidio assistito ed eutanasia nel nostro Paese sono vietati, quindi non si possono chiedere.
Da Associazione Luca Coscioni
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