Bambini soffocati da un chicco d’uva. Due casi in pochi giorni. Le Linee di Indirizzo per la prevenzione da soffocamento da cibo
Due bambini di due anni morti nel giro di 15 giorni giorni per un acino d’uva andato di traverso e finito nelle vie aeree, uno a Taranto, l’altro a Brindisi.
Due tragedie assurde che forse, intervenendo nei secondi subito successivi all’incidente, avrebbero potuto essere evitate, così come avrebbero potuto essere evitate se i genitori fossero stati a conoscenza degli alimenti consigliati e delle modalità di preparazione degli stessi, in relazione alla fascia di età.
In questo primo articolo illustreremo le Linee di Indirizzo per la prevenzione da soffocamento da cibo in età pediatrica.
Il soffocamento da corpo estraneo rappresenta un un problema rilevante di salute pubblica e costituisce una delle cause principali di morte nei bambini di età inferiore a 3 anni, anche se la quota di incidenti rimane alta fino ai 14 anni.
Viene stimato che, in Europa, ogni anno, 500 bambini muoiano soffocati. In Italia, è stato osservato, negli ultimi 10 anni, un trend stabile della quota di incidenti, con circa 1000 ospedalizzazioni all’anno, con conseguenti costi elevati associati alla diagnosi, e al trattamento e alle eventuali sequele.
Gli alimenti costituiscono una delle cause principali di soffocamento in età pediatrica: tra il 60% e l’80% degli episodi di soffocamento è imputabile al cibo.
Gli alimenti che causano più spesso incidenti sono gli ossicini di pollo e le lische di pesce(32%) seguiti dalle noccioline (22%) e dai semi (16%) (10).
Tuttavia, gli alimenti che causano più spesso questo tipo di incidenti non sono gli stessi che causano le conseguenze più severe: gli incidenti gravi sono causati in misura maggiore dalla carne, mentre uno studio condotto in 26 ospedali canadesi e statunitensi ha mostrato come i wurstel si associno più spesso a episodi fatali.
Perché il rischio di soffocamento è più elevato nei bambini?
Tutte le linee guida sono concordi nell’affermare che la fascia di età in cui i bambini sono esposti a un maggior rischio di soffocamento da cibo è quella tra gli 0 e i 4 anni.
L’elevata incidenza di episodi di soffocamento è dovuta a caratteristiche psico-fisiologiche del bambino: vie aeree di diametro piccolo e forma conoide (fino alla pubertà); scarsa coordinazione tra masticazione e deglutizione dei cibi solidi (che non è innata come per i liquidi); dentizione incompleta (i molari, necessari per ridurre il cibo in un bolo liscio, crescono intorno ai 30 mesi); frequenza respiratoria elevata e tendenza a svolgere più attività contemporaneamente (ad esempio mangiano mentre corrono, giocano, parlano o guardano la TV, tablet etc).
Alimenti pericolosi: caratteristiche
Tutte le linee di indirizzo concordano sul fatto che gli alimenti pericolosi condividono particolari caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni.
Dimensioni: sia gli alimenti piccoli (es. noccioline e semi) che quelli troppo grandi (es. grossi pezzi di frutta e verdura cruda) sono pericolosi in quanto, i primi rischiano di finire nelle vie respiratorie prima che il bambino riesca a morderli, mentre i secondi sono difficili da gestire durante la masticazione.
Forma: quella tonda (es. ciliegie e uva) e quella cilindrica (es. wurstel e carote) sono le forme più pericolose poiché queste tipologie di alimenti, se aspirati, possono bloccarsi nell’ipofaringe ostruendo completamente il passaggio dell’aria.
Consistenza: quelle più pericolose, con differenti meccanismi, sono quella dura, quella appiccicosa (es. burro d’arachidi), quella fibrosa (es. sedano) e quella comprimibile (es. wurstel e marshmallow). Gli alimenti duri e fibrosi sono difficili da masticare per la fisiologica mancanza di denti del bambino. Gli alimenti comprimibili possono scivolare nelle vie aeree prima che il bambino riesca a morderli e adattarsi alla forma dell’ipofaringe (grazie alla loro consistenza), ostruendo il passaggio dell’aria. Gli alimenti appiccicosi risultano difficili da rimuovere se rimangono bloccati nelle vie aeree, una volta aspirati.
Di seguito una serie di regole che riguardano la preparazione degli alimenti pericolosi e il comportamento da tenere durante il pasto al fine di minimizzare il rischio di soffocamento.
da:
Linee di indirizzo per la prevenzione da soffocamento.pdf