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Eroi, angeli e poi martiri. Ospedale Popoli piange l’Infermiere Francesco morto di Covid-19

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 27/04/2020

 

CIAO FRANCESCO

 

Anche l’Ospedale di Popoli ha avuto un suo Martire.
Purtroppo oggi tutti i lavoratori del Presidio Ospedaliero di Popoli ASL Pescara piangono il loro amico e collega che dopo tanto era riuscito ad avvicinarsi alla sua terra, che però gli è stata fatale.
Non avremmo mai voluto che ciò accadesse, soprattutto in un Ospedale considerato NO COVID, ma qualcuno e non solo il caso ha voluto farci questo regalo.
La scelleratezza, l’incompetenza, la presunzione e la negligenza hanno fatto si che avvenisse.
Non si puoÌ€ combattere il nemico senza vederlo e soprattutto senza armi per proteggersi, quelle armi chiamate “Dispositivi di Protezione Individuale” considerate necessarie e fondamentali, richieste a gran voce e ancora oggi non fornite, o comunque insufficienti. Quei dispositivi avrebbero permesso a tutti noi di proteggerci e di proteggere i cari che vivono nelle nostre case, ma tutto questo ci eÌ€ stato impedito da grandi illustri menti (pagati profumatamente) che non hanno capito!!! Forse.
Al contrario dei nostri colleghi loro non sono in trincea, si trovano nelle retrovie, nascosti, dove difficilmente può avvenire il contagio.
Sanno solo parlare, infatti hanno gonfiato mongolfiere con le chiacchiere; sanno scrivere, riempiendo faldoni pieni di carte.
Alla fine di tutto questo però se al personale sanitario non vengono dati gli strumenti (DPI) necessari per proteggersi, il tutto si tradurrà in niente, il vento porterà via le chiacchiere ed i cestini si riempiranno delle carte prodotte.
Ci hanno definiti EROI, ANGELI, ci hanno battuto le mani a suon di sirene, ma non hanno mai avuto il coraggio di dirci chiaramente che saremmo diventati dei MARTIRI.