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Covid, variante Delta. In UK slittano le riaperture. Ecco i sintomi ai cui prestare attenzione

 

Sono mal di testa, mal di gola e naso che cola i principali sintomi che colpiscono le persone infettate dalla variante Delta del Covid, che si sta diffondendo a rapida velocità nel Regno Unito.

Ad affermarlo  lo scienziato professor Tim Spector, che guida il progetto chiamato Zoe Covid Symptom, creato per raccogliere la sintomatologia descritta da migliaia di positivi al virus tramite una app. “Potrebbe essere scambiato più come un brutto raffreddore”, sostiene lo studioso. Laddove invece i sintomi più comuni del coronavirus nelle altre varianti sono rappresentati da tosse, febbre, perdita dell’olfatto e del gusto.

La variante Delta, si sta diffondendo rapidamente nel Regno Unito e comincia ad essere motivo di preoccupazione per l’Europa; oltre che essere una variante  più contagiosa, potrebbe comportare un maggiore rischio di ricovero in ospedale. Alle valutazioni preliminari della Public Health England (PHE), l’agenzia del Dipartimento della Sanità britannico, che ha indicato un maggiore gravità dell’infezione sulla base dei dati relativi alle ospedalizzazioni in Inghilterra e Scozia, si aggiungono le nuove osservazioni dei medici che in India stanno gestendo la devastante ondata di Covid-19 sostenuta dalla nuova variante.

In particolare, alcuni sintomi che finora non erano stati comunemente osservati nei pazienti Covid, potrebbero essere collegati alla variante Delta, tra cui compromissione dell’udito, gravi disturbi gastrointestinali e coaguli di sangue che causano cancrena

A rafforzare le ipotesi sulla gravità della situazione, lo slittamento delle riaperture totali in Uk, che previste per il 21 giugno, sono state rimandate al 19 luglio.

Boris Johnson, ha spiegato che la decisione arriva anche con la speranza che in questo lasso di tempo si possa continuare a somministrare le seconde dosi di vaccino anti-Covid e limitare così al minimo i rischi di una nuova ondata nel Paese. “Serve più tempo”, ha spiegato il premier britannico, perché il “Covid non si può semplicemente eliminare, bisogna conviverci”. Aggiungendo poi che il governo è preoccupato per la diffusione della variante, con i casi che crescono di circa il 64% a settimana.

Va comunque ricordato che quello che sta succedendo nel Regno Unito, con l'aumento dei casi collegato alla variante indiana, è legato da una parte al fatto che la gran parte della popolazione è vaccinata con una sola dose e poi che alcuni hanno posticipato di molto la seconda dose. Questa variante è  coperta dai vaccini che stiamo utilizzando.

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