Fino a ieri quelli della pausa caffè, oggi nostro malgrado Eroi. La lettera di Alice, infermiera, al Presidente Conte
di Alice Passarini, infermiera
Egregio Presidente buonasera,
mi presento sono Alice, un’infermiera di 33 anni che lavora presso la Rianimazione dell’Ospedale Spallanzani di Roma.
Sono stata precaria per tanti anni, lavorando in cooperativa, sfruttata, sottopagata, dequalificata..
Sono qui oggi per volerLe far conoscere quello che vive un operatore sanitario nei suoi turni di lavoro perché sa Egregio Presidente senza presunzione alcuna, nessuno lo può immaginare se non lo vive. L’appellativo che ora va di moda (Eroe) non mi rappresenta. Semplicemente per il fatto che svolgo la mia attività lavorativa come tutti. Senza particolari poteri o magie.
Lavoro su turni quindi mattina, pomeriggio e notte.
In queste ore di lavoro vengo a contatto non solo con le patologie che il malato presenta alcune delle quali altamente contagiose e pericolose, ven
Piango, si piango, perché quando non c’è più niente da fare le uniche mani che possono toccare questi corpi massacrati e sfiancati dalla malattia sono le mani degli operatori sanitari, non di familiari, amici o conoscenti. Sono le mani di noi sconosciuti che prima magari massaggiavano, aspiravano secrezioni, eseguivano le cure igieniche e un istante dopo stringono e accarezzano quei corpi soli e abbandonati che non hanno nemmeno potuto salutare mogli, mariti, figli, nipoti. E quindi sa Egregio Presidente che i 100€(50, 70, 80, 90 perché a quanto pare le somme sono varie) che “abbiamo” trovato in questa busta paga sotto la voce PREMIO COVID non sono un premio. Non abbiamo bisogno di regali..
Io personalmente ho scelto di fare questo lavoro con la consapevolezza di tutto ciò che può comportare, gioie ma sopratutto dolori.
Quei 100(?)€ non bastano a far sopportare al mio cuore tutta questa sofferenza, non
Mia figlia ha quasi tre anni. Non sa quanto è difficile obbligarla a stare a casa, a non vedere gli amichetti a non portarla al parco e a non poter giocare con lei perché la mamma ha bisogno di riposare e non solo fisicamente. Sopratutto PSICOLOGICAMENT
Non bastano e sa perché? Perché la nostra professione non ha bisogno di “contentini”,p
Sa Presidente che noi non siamo cagnolini da riporto. Noi abbiamo sputato sangue questi mesi, sacrificando le nostre vite e quelle dei nostri familiari. Abbiamo assistito con turni massacranti e sfiancanti, con queste persone abbiam
E ci siamo sempre stati solo che mentre eravamo silenziosamente
-senza volerla offendere tenga pure i 100€ che sono l’ennesima presa in giro visto che non sono poi 100 ma bisogna calcolarci sopra le ore i minuti i millesimi di secondo svolti in servizio, e ci REGALI IL RISPETTO CHE MERITIAMO mettendo mano ai nostri contratti! Non solo quando facciamo notizia ma SEMPRE! Non solo quando siamo indispensabili.
Con affetto,
Alice.
Ps: volevo complimentarmi con Lei per il lavoro svolto. Si è trovato a fronteggiare una situazione mai vista dal secondo dopoguerra e l’ha fatto secondo me nel migliore dei modi possibili. Anche se non le nego che ho PAURA per il 4 Maggio.