Mascherina e distanziamento diminuiscono gravità infezione e carica virale Covid
L'uso delle mascherine e il rispetto del distanziamento fisico possono far sì che la seconda ondata di Covid-19 abbia un minore impatto sugli ospedali e sui reparti di terapia intensiva, abbassando la quantità di virus in circolazione.
E’ quanto emerso da uno studio condotto dall'Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), e pubblicato su Clinical Microbiology and Infection.
In Italia, il primo caso di infezione locale da Coronavirus 2 (SARS-CoV-2) di sindrome respiratoria acuta grave è stato diagnosticato a fine febbraio 2020. Da allora, i casi sono aumentati rapidamente, tanto che a marzo 2020 l'Italia è stata uno dei Paesi più gravemente colpiti.
Gli ospedali hanno lottato con l'aumento esponenziale dei pazienti con Covid-19, che necessitavano di ricovero in reparti medici e unità di terapia intensiva (ICU). In risposta a questa drammatica situazione, il governo italiano ha imposto misure di blocco, prima alle province con il maggior numero di casi, poi all'intero Paese (9 marzo 2020). La quarantena ha determinato una graduale diminuzione dei casi di Covid-19. A quanto pare, i pazienti presentavano anche manifestazioni cliniche meno gravi.
Nella ricerca portata avanti dagli studiosi italiani è stata messa in correlazione l’associazione tra la gravità delle manifestazioni cliniche e la carica virale nel tempo, durante la transizione epidemiologica da un contesto di trasmissione alta a bassa.
I ricercatori hanno analizzato 373 casi di Covid-19 arrivati all'osservazione del Pronto soccorso del loro ospedale fra il 1 marzo e il 31 maggio scorso. Per ciascun caso è stato valutato il carico virale tramite tampone, quindi i pazienti sono stati seguiti per registrare la gravità dei sintomi e l'evoluzione della malattia.
Risultati
La percentuale di pazienti che necessitano di terapia intensiva si è ridotta significativamente dal 6,7% (19/281) a marzo, all'1,1% (1/86) ad aprile ea nessuno a maggio (valore p del test di Fisher = 0,00670.0003)
E’ stata osservata quindi una riduzione nel tempo della proporzione di pazienti con Covid-19 che richiedono cure intensive, insieme a valori mediani decrescenti della carica virale. Poiché il contesto epidemiologico cambia da un'impostazione di trasmissione alta a una bassa, le persone sono presumibilmente esposte a una carica virale inferiore, che è stata precedentemente associata a manifestazioni cliniche meno gravi, e questo grazie all’uso della mascherina e del distanziamento sociale.
Mantenere bassa la circolazione del virus e l'esposizione al contagio con l'uso di mascherine e il rispetto del distanziamento può avere quindi un impatto non solo sul numero assoluto di casi, ma anche sulla gravità dei casi stessi, contribuendo a mantenere i reparti Covid e quelli di terapia intensiva al di sotto della soglia critica di occupazione dei letti di degenza.
da: Overall decrease of SARS-CoV-2 viral load and reduction of clinical burden: the experience of a Northern Italy hospital