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Lucca, reparti allo stremo: migliaia di ore extra per coprire ferie e malattie

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 09/07/2025

NurSind dal territorioToscana

Il NurSind lancia l’allarme: personale ridotto al minimo, turni massacranti e ferie a rischio. Pronti alla mobilitazione.

Lucca, 9 luglio 2025 – La situazione nei reparti ospedalieri e nei servizi territoriali di Lucca, Valle del Serchio e Versilia è ormai al collasso. A denunciarlo è la segreteria territoriale del NurSind, sindacato delle professioni infermieristiche, che parla di un carico di lavoro insostenibile per infermieri, ostetriche e operatori socio-sanitari, costretti a migliaia di ore aggiuntive per garantire l’assistenza minima ai cittadini.

“Le dotazioni organiche sono ridotte ai minimi storici – afferma la segretaria territoriale Teresa Porta – e l’Asl Toscana Nord-Ovest continua a non intervenire in modo strutturale. Le poche assunzioni a tempo determinato effettuate tra maggio e giugno non hanno colmato le gravi carenze”.

Il personale turnista, per coprire ferie estive e malattie brevi, si trova a dover affrontare doppi turni notturni, rinunce ai riposi e turni che arrivano fino a 12 ore giornaliere.
“Stimiamo che le ore lavorate oltre il monte mensile saranno nell’ordine di diverse migliaia – prosegue Porta – e spesso senza un adeguato riconoscimento economico o con pagamenti dilazionati in tempi inaccettabili”.

Una condizione che si riflette inevitabilmente sulla sicurezza dell’assistenza e sulla qualità delle cure.
“Le continue variazioni organizzative e le comunicazioni contraddittorie da parte dei vertici aziendali – incalza la segretaria – stanno mettendo a rischio la tenuta del sistema sanitario locale”.

Il sindacato respinge l’ipotesi di chiusura o riduzione dei servizi clinico-assistenziali come misura tampone e chiede invece assunzioni immediate per garantire un livello minimo di operatività e la dignità lavorativa degli operatori.

“Non escludiamo lo stato di agitazione e azioni di mobilitazione – conclude Porta – se non arriveranno risposte concrete e tempestive da parte dell’Azienda. La tutela dei diritti dei lavoratori e della collettività non può più attendere”.