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Telemedicina e continuità assistenziale in pediatria: il nuovo volto dell’infermiere

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 09/07/2025

Professione e lavoroStudi e analisi

 

 

Un tempo sembrava impensabile assistere un bambino malato a distanza. In pediatria, il contatto diretto, l’osservazione ravvicinata del pianto, della pelle, del respiro, erano elementi imprescindibili. Eppure oggi, grazie alla telemedicina, il paradigma sta cambiando. Lo dimostra in modo lucido ed esaustivo il lavoro del Dott. Francesco Ferroni, infermiere esperto in ambito pediatrico, che nel suo studio analizza il ruolo crescente dell’infermiere all’interno dei nuovi percorsi assistenziali digitali.

La telemedicina: da emergenza a infrastruttura

Durante la pandemia, la telemedicina ha permesso di mantenere un filo diretto tra servizi sanitari e famiglie. Da allora, non è più una soluzione provvisoria, ma parte integrante del sistema. In ambito pediatrico, questo cambio di passo si scontra con la delicatezza dell’età evolutiva, dove ogni intervento richiede una forte personalizzazione. Secondo Ferroni, l’infermiere diventa così il mediatore essenziale tra famiglia, bambino e struttura sanitaria, garantendo la continuità assistenziale anche da remoto.

La sfida della distanza

Il lavoro di Ferroni evidenzia come l’infermiere, anche attraverso uno schermo, possa fare molto più di un semplice teleconsulto: può interpretare segni clinici, educare i caregiver, gestire l’ansia dei genitori e prevenire complicanze. Questo richiede competenze nuove, ma anche grande empatia e capacità di lettura del contesto familiare.

“Dietro ogni teleconsulto – scrive Ferroni – c’è un bambino che può spaventarsi, un genitore che cerca risposte, un problema clinico che ha bisogno di attenzione vera.”

Continuità assistenziale: oltre la burocrazia

La continuità non si misura solo in fascicoli digitali e passaggi organizzativi. Per le famiglie, assume il volto e la voce dell’infermiere che li conosce, li accompagna e li supporta. In un mondo digitale, la relazione si trasforma ma non si perde: diventa videochiamata strutturata, educazione online, supporto emotivo e clinico in tempo reale.

L’infermiere digitale: tra coaching, triage e counseling

Ferroni propone una mappa dettagliata di 11 ambiti applicativi in cui la telemedicina pediatrica è già realtà, con il ruolo dell’infermiere al centro. Tra questi:

  • Gestione del diabete tipo 1: monitoraggio glicemico remoto, educazione terapeutica, prevenzione complicanze.

  • Teleriabilitazione neuromotoria: supporto motivazionale e tecnico a distanza.

  • Assistenza a neonati prematuri: video-valutazioni cliniche e ambientali, sostegno all’allattamento.

  • Oncologia pediatrica: valutazione post-terapia, gestione effetti collaterali, counseling familiare.

  • Triage infermieristico remoto: screening clinico via video per evitare accessi impropri.

  • Supporto per allergie alimentari e asma: sessioni educative e follow-up respiratori.

Tutti questi interventi dimostrano che l’infermiere non è più solo un esecutore tecnico, ma coach, facilitatore, educatore e mediatore digitale.

Nuove competenze, stessa umanità

L’assistenza a distanza non può essere improvvisata. Servono competenze tecnologiche, conoscenze in privacy e comunicazione digitale, ma anche una forte preparazione clinica e relazionale. Ferroni sottolinea che l’infermiere resta un punto fermo di umanità e prossimità, anche se attraverso uno schermo.

Un modello ibrido per il futuro

La telemedicina non sostituisce l’assistenza tradizionale, ma la integra. Per i bambini e le loro famiglie, può rappresentare una soluzione più accessibile, flessibile e continuativa. Per gli infermieri, è una sfida professionale che richiede formazione permanente, protocolli chiari e ambienti di simulazione. Ma è anche una straordinaria opportunità di essere presenti sempre, anche quando fisicamente lontani.

Come conclude il Dott. Ferroni, “il futuro dell’assistenza pediatrica sarà probabilmente ibrido”, e l’infermiere ne sarà protagonista: clinico, educatore e riferimento umano nella rete digitale della cura.

 

Telemedicina e continuità assistenziale in pediatria

 

fonte: TELEMEDICINA E CONTINUITA’ ASSISTENZIALE IN PEDIATRIA: il nuovo volto dell’infermiere
A cura del Dott. FERRONI Francesco*
*Infermiere esperto in ambito pediatrico. Dipendente dell’AOU delle Marche. Ancona. Anestesia e Rianimazione Pediatrica, Presidio di Alta Specializzazione Materno-Infantile “G Salesi”. Dottore Magistrale in Management Pubblico e dei sistemi socio-sanitari