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Novara, violenza in Pronto Soccorso: infermiera presa di mira da un paziente in attesa

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 09/07/2025

NurSind dal territorioPiemonte

L’ennesimo episodio di violenza al Pronto Soccorso del Maggiore. Il NurSind: “Serve un tavolo urgente”

Il commento del NurSind Novara

"Non è più tollerabile lavorare in queste condizioni. Il personale è allo stremo, costretto a subire continue intimidazioni e aggressioni. Serve un intervento urgente per garantire sicurezza, dignità professionale e una reale presa in carico dei pazienti."

Un'altra aggressione in corsia, un altro episodio che segna profondamente chi ogni giorno lavora in prima linea per garantire cure e assistenza. Nella notte tra domenica e lunedì, al Pronto Soccorso dell’AOU Maggiore della Carità di Novara, un’infermiera è stata violentemente aggredita da un paziente durante l’attività di triage.

La dinamica è inquietante: dopo essere stato accolto e fatto accomodare per i rilievi di rito, il paziente ha prima insultato verbalmente l’operatrice sanitaria e poi ha afferrato un monitor multiparametrico, scagliandolo contro di lei. Non contento, ha iniziato a sputare addosso all’infermiera e alle altre persone presenti nella sala d’attesa. Solo l’intervento delle forze dell’ordine e delle guardie giurate ha evitato conseguenze peggiori.

"C’è mancato poco che la collega venisse colpita fisicamente denunciano dalla segreteria territoriale NurSind Novara –. Dalla minaccia alla violenza il passo è sempre più breve, e il personale non ha neanche più il tempo materiale per compilare le segnalazioni aziendali. La situazione è diventata insostenibile".

Il NurSind esprime piena solidarietà alla collega aggredita e chiede all’Azienda di costituirsi parte civile contro l’aggressore. Ma non basta: il sindacato delle professioni infermieristiche sollecita un tavolo urgente con la Direzione strategica e la Prefettura per attuare misure concrete a tutela della sicurezza degli operatori e della dignità del lavoro svolto.

La violenza, però, è solo la punta dell’iceberg. "La qualità dell’assistenza è ormai compromessa anche dalla gravissima carenza di personale", prosegue il sindacato. All’AOU Maggiore di Novara mancano almeno otto infermieri al Pronto Soccorso, uno dei quali dovrebbe essere dedicato alla fase di rivalutazione post-triage, fondamentale per cogliere eventuali aggravamenti delle condizioni cliniche dei pazienti.

"La rivalutazione ricorda il NurSind – non è solo un atto clinico, ma anche un momento chiave per rassicurare pazienti e familiari, garantendo una presa in carico continuativa. È inaccettabile che, nonostante le linee guida nazionali e gli appelli regionali, nulla sia stato ancora fatto in questa direzione".

La segreteria provinciale NurSind di Novara, dunque, ribadisce: servono interventi immediati. Non solo misure repressive, ma anche azioni preventive, organizzative e strutturali. "La sicurezza degli operatori sanitari non può più essere un tema rinviato. Non possiamo più permettere che chi cura venga messo in pericolo".