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Aumentano gli ictus e gli infarti tra i giovani: per quale motivo?

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 09/07/2025

Professione e lavoroStudi e analisi

Un trend preoccupante sta emergendo nel panorama della salute: sempre più persone giovani, persino sotto i 40 o 50 anni, sono colpite da infarti e ictus. Non si tratta più di casi isolati, ma di una realtà in crescita. L’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) rileva che gli infarti negli under 45 rappresentano ormai il 6% del totale, con un incremento di circa un migliaio di casi ogni anno rispetto a soli cinque anni fa. Anche l’ictus non fa eccezione: l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale (A.L.I.Ce. Italia) segnala che tra il 10% e il 15% di tutti gli ictus colpisce individui che non hanno ancora compiuto i 50 anni. Ma cosa sta causando questo preoccupante aumento?

Il dito è puntato con insistenza su una serie di cattive abitudini sempre più diffuse che minano la salute cardiovascolare. Oltre a una dieta sbilanciata e alla sedentarietà, che favoriscono ipertensione e diabete in età sempre più giovane, e al persistente problema del fumo, emergono fattori di rischio ancora più gravi:

  • Abuso di alcol: Bere troppo, specialmente in singole occasioni, può triplicare o quadruplicare il rischio di ictus, agendo come un vero e proprio “grilletto” per l'evento.
  • Consumo di droghe: Sostanze come cocaina, anfetamine e cannabis hanno effetti devastanti sulla circolazione e aumentano drasticamente la probabilità di incidenti cardiovascolari. Una recente analisi di dati su 200 milioni di persone ha rivelato che l’uso di cannabis è associato a un aumento del 29% del rischio di infarto e del 20% di ictus, raddoppiando la mortalità per cause cardiovascolari. Gli esperti avvertono che i derivati della cannabis odierni sono più potenti e richiedono maggiore attenzione, suggerendo di trattarla come il tabacco, scoraggiandone l’uso e proteggendo anche dall’esposizione passiva.
  • La “cocaina rosa”: Una minaccia emergente, spesso non contenente vera cocaina ma un mix imprevedibile e pericolosissimo di sostanze come ecstasy, ketamina e stimolanti psichedelici. Gli esperti la definiscono una “roulette russa” per gli effetti imprevedibili e spesso ingestibili.

Un’altra grave preoccupazione è l'uso di sostanze anabolizzanti, spesso impiegate da chi frequenta palestre o pratica body building per aumentare la massa muscolare. Una ricerca dell’Università di Padova su oltre 20.000 bodybuilder ha evidenziato un rischio elevatissimo di morte cardiaca improvvisa in questa categoria, che quintuplica nei professionisti rispetto agli amatori.

Gli autori dello studio spiegano che nel body building, l’allenamento della forza estremo, le diete drastiche che disidratano l’organismo e l’ampio uso di sostanze per migliorare la performance sono tutti elementi che accrescono il pericolo di aritmie e possono, nel tempo, causare modifiche strutturali permanenti al cuore.

Il messaggio è inequivocabile: aspirare all’eccellenza fisica è lodevole, ma perseguirla a qualunque costo, soprattutto a discapito della salute cardiaca, è estremamente pericoloso. È fondamentale promuovere pratiche sportive più sicure, sempre sotto controllo medico, e un cambiamento culturale che rifiuti categoricamente l’uso di sostanze dopanti.