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Un esempio di medicina narrativa all'ospedale Binaghi di Cagliari

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 01/08/2016

Contenuti InterprofessionaliNurSind dal territorioSardegna

All'ospedale Binaghi di Cagliari, il racconto della propria esperienza diventa terapia che aiuta i malati nel loro percorso

 

“Le persone si possono curare meglio anche attraverso il racconto”. Ne sono convinti il professore antropologo Alberto Caoci e la ricercatrice dell’Università di Cagliari Eleonora Cocco che insieme hanno dato vita ad un progetto di medicina narrativa che fonde insieme l’aspetto biomedico a quello personale e sociale frutto del vissuto raccontato dai pazienti con le loro storie personali.

Un progetto interessante che si fonda sulla raccolta delle storie come mezzo di analisi del vissuto da usare come strumento di comprensione e terapia intesa come miglioramento del rapporto tra terapeuta, assistenti e paziente.

 

Una disciplina già diffusa da alcuni anni anche in Italia che si concentra sul ruolo relazionale e terapeutico del racconto dell’esperienza da parte del paziente, e nella condivisione della stessa attraverso la narrazione, con il medico che lo cura. Pertanto se da un lato l’elaborazione del racconto permette al paziente di riflettere sulla propria condizione e viverla in una prospettiva meno negativa, dall’altro si può migliorare il rapporto medico-paziente.

 

La malattia crea nelle persone una rottura biografica. Ovvero: è una destabilizzazione che una persona vive in rapporto al proprio corpo, identità e società- racconta la professoressa Cocco- affrontare la malattia vuol dire darle un significato”. “Ci sono delle tematiche che a noi interessano di più – ha precisato l’antropologo- ad esempio come è stato vissuto il periodo legato alla diagnosi, come si sta vivendo, quali problematiche sono sorte legate alla vita professionale e quindi sociale”

 

Stefania UnidaUn progetto del quale è diventata icona Stefania Unida, giovane malata che del racconto della sua storia e della raccolta delle storie altrui, ne ha fatto un blog (Vedi il Blog), seguitissimo ed apprezzato che aiuta le persone ad essere più consapevoli e meno sole di fronte ad una malattia spietata, soprattutto se colpite in giovane età.

 

Ricordiamo che la Sardegna detiene un tristissimo primato in merito all'incidenza della patologia.

 

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