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Infermieri. Problematiche nell’esecuzione del tampone e come risolverle

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/11/2020 vai ai commenti

CoronavirusNursingProfessione e lavoro

Qualsiasi tipo di procedura non è scevra da problematiche che possono impedirne la corretta esecuzione, inficiandone i risultati, in questo caso del tampone e dell’eventuale positività al Covid.

Di seguito una serie di problemi che si possono incontrare nella procedura del tampone oro-faringeo e naso-faringeo, nel paziente adulto.

Innanzitutto, al fine di una buona procedura, vissuta senza traumi, l’operatore deve spiegare la procedura al paziente e/o al genitore (nel caso il tampone sia eseguito a un/a bambino/a). Fornire informazioni corrette e complete ne aumenterà la compliance.

Spiegare al paziente quali saranno le procedure eseguite e il loro scopo. Nel caso di pazienti adulti, dare istruzioni per il posizionamento e avvisare del possibile fastidio procedurale, della brevità della manovra e dell’importanza di rimanere fermo. Per i pazienti pediatrici è necessario approcciarsi in modo adeguato all’età, acquisendo la collaborazione del genitore, istruito sui fini della procedura e sulle modalità di contenimento per garantire lo svolgimento della manovra in modo completo e sicuro. Per bambini molto piccoli potrebbe essere fondamentale il supporto di un secondo operatore, che tenga ferma la testa, come mostrato in figura in modo da evitare bruschi movimenti del capo nell’atto procedurale.

 

 Tampone oro-faringeo- problemi e soluzioni

Riflesso linguale

E comune che il paziente opponga resistenza alla manovra, spingendo con la lingua verso l’esterno.

Il riflesso linguale è un riflesso fisiologico e protettivo, e può essere gestito facilmente.

Mettere a proprio agio del paziente. In questi casi può essere utile l’utilizzo di un abbassalingua, posto entro la prima metà linguale e non oltre l’ultimo molare. In questo modo sarà possibile eseguire correttamente il tampone OF, ed evitare che la lingua che si muove possa contaminare il tampone.

 

Riflesso faringeo

E’ possibile che nell’atto di strofinamento della mucosa orofaringea si solleciti il riflesso faringeo, ovvero una contrazione muscolare, che porta ad una sorte di conato, raramente al vomito. Utilizzare l’abbassalingua in modo appropriato, essere rapidi ed eventualmente ripetere la procedura.

 

Difficile visualizzazione orofaringe

E’ talvolta possibile trovarsi di fronte ad un orofaringe non visualizzabile in maniera completa.

Per rendere accessibile l’orofaringe si possono adottare varie strategie: usare, anche in questo caso un abbassalingua, favorire la respirazione orale e invitare il paziente a pronunciare la “A” in modo da sollevare il palato molle.

 

Tosse

Se durante il tampone OF si innesca il riflesso della tosse, questa  essere fonte di droplets e di potenziale contagio e causare un movimento della testa del paziente facendo concludere precocemente la procedura.

La mucosa orofaringea è particolarmente riflessogena, pertanto si consiglia di eseguire la procedura in modo rapido. Se il colpo di tosse dovesse inficiare la raccolta di una sufficiente quantità di materiale, il campionamento va ripetuto, magari dopo aver fatto riposare un attimo il paziente. Per quanto riguarda gli aspetti del contagio, il paziente va informato che la procedura potrebbe scatenare la tosse e quindi invitarlo a tossire nell’incavo del gomito e reindossare la mascherina tempestivamente.

 

Tampone naso-faringeo problemi e soluzioni

Deviazione del setto nasale

La deviazione del setto nasale è responsabile di una asimmetria anatomica, con possibile difficoltà al passaggio del tampone, che potrebbe essere complicato anche da un passaggio nasale particolarmente stretto per un’infiammazione della mucosa nasale o una ipertrofia dei turbinati inferiori.

In questo caso, cercare di essere delicati nella procedura è fondamentale. In caso di ostacolo, cercare di superarlo, cambiando l’inclinazione dell’angolo di inserzione del tampone, sempre mantanendosi paralleli al palato duro.

Se la procedura causa un particolare fastidio, bisogna fermarsi, riconvertendo la procedura in un tampone nasale profondo. Vi è infine la possibilità di utilizzo di tamponi con stelo flessibile o, in particolare per i bambini, tamponi di calibro inferiore.

 

Starnuto

La mucosa rinofaringea è molto riflessogena per cui il passaggio del tampone può generare dei riflessi, tr cui quello più frequente è lo starnuto. Per quanto riguarda gli aspetti del contagio, il paziente va informato che la procedura potrebbe scatenare lo starnuto e quindi invitarlo a farlo nell’incavo del gomito e reindossare la mascherina tempestivamente.

 

Sanguinamento

Il tampone naso-faringeo può provocare sanguinamento, l’entità dipende dal tipo di traumatismo e può essere dovuto alla lacerazione della mucosa del turbinato oppure un sanguinamento dalle adenoidi nei bambini. In assenza di patologie gravi e note al paziente ad esempio coagulopatie, il sanguinamento si arresterà spontaneamente in pochi secondi o minuti.

Nel caso di sanguinamento anteriore, far mantenere la posizione seduta al paziente, far inclinare il capo in avanti e pinzare con due dita le ali nasali. Monitorare il paziente finchè il sanguinamento non cessi.

 

Da: Raccomandazioni ISS