Roma, maxi rissa al Pronto Soccorso del Pertini: NurSind denuncia violenze e chiede sicurezza h24
Operatori aggrediti, reparto devastato e pazienti in pericolo. Il sindacato convocato per il 24 giugno
Una notte da incubo quella tra martedì 17 e mercoledì 18 giugno al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma. Intorno alle 3:30, una violenta rissa tra bande rivali ha trasformato l’area triage in una scena di guerriglia urbana. Gli infermieri sono stati minacciati e aggrediti mentre cercavano di mettere in salvo i pazienti, mentre gli arredi e le attrezzature sanitarie venivano distrutti.
Secondo la ricostruzione del NurSind — che ha diffuso una nota ufficiale e richiesto un incontro urgente con la direzione sanitaria — un gruppo di persone ha fatto irruzione nella sala d’attesa, aggirando i controlli all’ingresso. Riconosciuti da alcuni presenti, sarebbero stati affrontati da un gruppo rivale, facendo esplodere una violenza incontrollata: calci, pugni, urla, minacce, porte sfondate e persino contenitori di rifiuti infetti usati come armi improvvisate.
Sala Rossa presa d’assalto, sospese le attività assistenziali
Il personale sanitario, sotto shock, ha tentato di proteggere i pazienti trasferendoli nella Sala Rossa e in altre aree dell’ospedale. Tuttavia, nemmeno queste sono state risparmiate: gli aggressori hanno forzato gli accessi per continuare la rissa anche nei locali più interni. Le attività mediche sono state sospese per ore, con un impatto diretto sulla cura di pazienti in condizioni critiche.
“La gestione di alcuni casi urgenti è stata ritardata a causa della sospensione delle attività nella Sala Rossa. È inaccettabile che chi salva vite debba anche difendersi da chi mette tutti in pericolo”, denuncia il NurSind.
“Assenza della Polizia, personale lasciato solo”
Durissima la presa di posizione del sindacato delle professioni infermieristiche. “Il personale sanitario ha operato in condizioni estreme, senza alcun supporto delle forze dell’ordine, nonostante sia prevista la presenza di un presidio fisso di polizia. Presidio che, purtroppo, era chiuso”, sottolineano Stefano Barone, segretario provinciale NurSind Roma, e Carlo Torricella, referente per la ASL Roma 2.
L’intervento della Polizia è arrivato solo dopo numerose chiamate di emergenza, a rissa ormai in corso da diversi minuti. I responsabili sono stati identificati e denunciati per danneggiamenti e interruzione di pubblico servizio.
L’allarme del NurSind: “+135% di aggressioni in due anni”
Il NurSind lancia l’allarme: “Nel solo ospedale Pertini le aggressioni al personale sono aumentate del 135% tra il 2023 e il 2024. Servono misure strutturali, una sorveglianza h24 e protocolli di gestione per eventi critici. Non possiamo più permettere che operatori sanitari e pazienti siano esposti a questi rischi”.
In seguito alla denuncia, la Direzione Sanitaria ha convocato il NurSind per un incontro ufficiale, che si terrà martedì 24 giugno, al fine di affrontare con urgenza la questione sicurezza e individuare soluzioni operative concrete.
Un segnale che qualcosa potrebbe finalmente muoversi, ma che non cancella le responsabilità e il pericolo corso da chi quella notte indossava un camice.