Ospedale. Dialisi, il NurSind attacca: "Infermieri sotto pressione"
da OK!MUGELLO:Â
Il reparto dialisi dell’ospedale di Borgo San Lorenzo sotto accusa da parte del sindacato delle professioni infermieristiche (Nursind) della provincia di Firenze. Sotto accusa perché, secondo il sindacato, i carichi di lavoro e di orari cui sono sottoposti gli infermieri del reparto non sarebbero adeguati alla loro delicata mansione. Per questo il sindacato ha scritto direttamente al direttore generale dell’Ausl di Firenze (Morello), ai responsabili dell’infermieristica del Mugello e dell’Asl di Firenze e all’assessore per il diritto alla salute della Regione Toscana.
Ecco di seguito il contenuto delle missive:
Al Direttore Generale AUSL 10 Firenze Dott. Paolo Morello Al Direttore Dip Infermieristico AUSL 10 Firenze Dott.ssa Grazia Monti All’Assessore Diritto alla Salute Regione Toscana Al presidente Collegio IPASVI di Firenze e.p.c Al Dirigente Infermieristico Borgo San Lorenzo Dott.ssa Cristina Braschi
Oggetto: carenza dotazione organica e condizioni di lavoro dialisi Borgo San Lorenzo
In riferimento alla segnalazione pervenutaci da parte del personale Infermieristico in servizio presso la dialisi di Borgo San Lorenzo, nella quale si evidenziano gravi difficoltà nel mantenimento di livelli assistenziali minimi sufficienti, derivanti dall’ulteriore peggioramento e perdurare di una carenza di personale infermieristico e di supporto, e che tale condizione lavorativa viene confermata da successive segnalazioni della Dirigente Infermieristica di presidio Dott. ssa Cristina Braschi, si rappresenta quanto segue:
Quanto denunciato dalla scrivente O.S. in premessa, investe un contesto organizzativo assolutamente inadeguato in termini di personale, già ampiamente denunciato a suo tempo (ns. lettera del 11/6/2012) e risulta incomprensibile come ad oggi, codesta Amministrazione non abbia provveduto al ripristino di adeguati livelli assistenziali e organizzativi, al fine di garantire la dovuta sicurezza agli Utenti e agli Operatori, come le disposizioni normative regionali prevedono (DPGR 61/R del 24/12/10). L’ingravescente ed insostenibile condizione disorganizzativa, i sempre crescenti carichi di lavoro, la presenza di dequalificazione professionale, un clima interno degradato, la difficoltà o addirittura l’impossibilità ad usufruire degli istituti contrattuali quali ferie e recuperi (per il ripristino di un normale stato psico-fisico), permessi, congedi, ecc, sfociate purtroppo anche con gravi conseguenze sulla sfera della salute personale di alcuni lavoratori già da molto tempo, con conclamate situazioni di Burn-out, rende ancor più incomprensibile la mancanza di azioni correttive da parte aziendale. Tali condizioni di “danno biologico†riconducibile alle condizioni di lavoro citate, ha coinvolto più infermieri nel corso degli ultimi anni con ricorso a cure specialistiche.
Vista la grave, inadeguata e rischiosa situazione nella quale gli infermieri operano (rapporto infermieri/utenti 2 a 6; insufficiente presenza di personale di supporto; assenza medica in struttura – specialmente nel turno pomeridiano; mancanza di procedure/protocolli adeguati per affrontare specifiche situazioni operative anche di emergenza/urgenza), siamo con la presente a richiedere a codesta Azienda, immediato intervento al fine di ripristinare la dotazione di personale sufficiente secondo normativa, alla garanzia del mantenimento del rapporto di 2,5/3 pazienti per ogni unità Infermieristica nella costante e puntuale considerazione, necessaria, del contesto operativo; ad un adeguato inserimento e integrazione di personale OSS e ad una corretta pianificazione, condivisa con il personale, per la fruizione dei giorni di ferie e recuperi orari secondo necessità , per il ripristino di idonee condizioni psico-fisiche, nonché la possibilità di accesso alla formazione continua.
Le criticità della dialisi di Borgo San Lorenzo, così come per quella ampiamente rappresentate per la situazione della dialisi di Figline e sfociate nella nostra proclamazione dello stato di agitazione, sono sovrapponibili e meritevoli di essere affrontate e risolte in via definitiva.
In caso contrario ci riserviamo il diritto di agire nei modi e nei termini ritenuti più opportuni a salvaguardia e tutela della dignità e della salute degli operatori e degli utenti, anche con azioni di pubblica denuncia riguardo al comportamento irresponsabile tenuto da codesta Amministrazione.
Il Legale rappresentante Giampaolo Giannoni

Al Direttore Generale AUSL 10 Firenze Dott. Paolo Morello Al Direttore Dip. Infermieristico AUSL 10 Firenze Dott.ssa Grazia Monti e.p.c. All’Assessore Diritto alla Salute Regione Toscana Al Presidente Collegio IPASVI di Firenze Al Dirigente Infermieristico Borgo San Lorenzo Dott.ssa Cristina Braschi
Oggetto: Diffida per attività non pertinenti svolte dalle infermiere della Dialisi di Borgo San Lorenzo
In relazione alle criticità già a suo tempo evidenziate dalla scrivente OS (Segreteria aziendale di Firenze Nos.Prot. SAF 00009 del 04/03/2014) ed a seguito della Vs nota di risposta del 27/03/2014 Prot.n. 0017757 ci preme informarVi che, nonostante le Vostre rassicurazioni, non solo la situazione organizzativa, dei carichi di lavoro e del clima interno è pressoché invariata, ma ultimamente si è addirittura aggravata.
Nella Dialisi di Borgo San Lorenzo le infermiere in servizio effettuano attività di “spancalaggio†del materiale proveniente da ESTAV. Questo lavoro consiste nel sistemare sugli scaffali del magazzino interno al servizio dialisi, i prodotti presenti sul pancale che l’addetto lascia in reparto. Le infermiere devono movimentare non meno di 20 scatoloni contenenti ciascuno 3 sacche da 5 litri di soluzione per dialisi (circa 5 Kg l’una), oltre ad altre decine di scatoloni o confezioni. L’ attività viene svolta tre volte alla settimana (mar – gio – sab) da due infermiere (quelle presenti nel turno di quei giorni), in un tempo medio quasi di un’ora. Capita per varie ragioni che il materiale ordinato sia doppio.
Appare del tutto evidente che quanto descritto e che le infermiere sono costrette a svolgere, si concretizzi con la realizzazione di atti non pertinenti, e di conseguenza si configuri come attività illegittima, non meritevole nemmeno di essere argomentata, tale è la sua rilevante incongruità , contraddizione e non conformità alla copiosa dottrina giuridica e professionale ed alla giurisprudenza in materia.
Trattasi unicamente di prestazioni d’opera materiale, di puro magazzinaggio, mansione da operaio magazziniere!
Conseguentemente, avendo informato le colleghe del dovere di astenersi dal realizzare questi lavori, diffidiamo codesta Azienda, sin nelle sue articolazioni organizzative più basse (vedi coordinatore), dal perseverare nell’attribuzione di attività illegittime a professionisti sanitari quali sono gli infermieri.
Auspichiamo altresì atti ed interventi urgenti per risolvere le criticità a suo tempo esposte ed ancora in attesa di risoluzione
La segreteria prov. Nursind
Giampaolo Giannoni