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Struttura psichiatrica di Brugherio a rischio sicurezza: la denuncia del NurSind Monza e Brianza

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 25/06/2019 vai ai commenti

AttualitàLombardia

I Dipartimenti di Salute Mentale e delle Dipendenze (DSMD), in Lombardia (e non solo), già da qualche anno, stanno vivendo situazioni di grande fragilità e precarietà. E’ una condizione complessa e multifattoriale, in merito alla quale non è certo nostra intenzione trovare capri espiatori da processare e immolare sull’altare della giustizia; tuttavia si tratta di qualcosa che merita riflessioni continue e approfondite, a più livelli e in più ambiti delle nostre organizzazioni.

Uno dei molti fattori che stanno mettendo a dura prova gli operatori dei Servizi di Salute Mentale, che riguarda la gestione dei pazienti autori di reato è già stato trattato nell’articolo “Allarme nelle comunità psichiatriche: in aumento il numero di comuni delinquenti non affetti da patologia psichiatrica” (vedi).

Altro problema riguarda sicuramente le dotazioni organiche dei vari DSMD. A tale proposito, il NurSind Monza e Brianza ha segnalato, in data odierna, all’ASST di Monza la gravissima situazione nella quale versa il complesso (Comunità, Centro Diurno e Ambulatorio) di Brugherio.

Nella segnalazione, il NurSind denuncia che:

1) una gravidanza e due malattie molto lunghe stanno costringendo il personale infermieristico a lavorare spesso da soli con un OSS (la presenza del personale educativo è garantita solo nei giorni feriali) - da precisare che stiamo parlando di una struttura con 4 piani di attività più un ampio giardino sul retro!

2) per i mesi estivi (da fine giugno a tutto settembre) la presenza del personale medico sarà prevista solo per un terzo dei giorni lavorativi - da precisare che le norme di accreditamento regionali prevedono la presenza dello psichiatra, per ogni giorno lavorativo, di 8 ore!

3) nell'Ambulatorio Psichiatrico spesso manca lo Psichiatra durante l’orario di apertura, anche perché in organico c’è solo un medico che, tra guardie, ferie, aggiornamento e malattia non può esserci sempre - la copertura psichiatrica viene garantita dal medico delle comunità, quando c’è.

“La situazione - precisa il Segretario Territoriale Donato Cosi- è gravissima, perché mette gli operatori in una quotidiana condizione di disagio lavorativo, perché non vengono rispettate le norme regionali di accreditamento (la presenza dello psichiatra per 8 ore nelle comunità e dello stesso, negli orari di apertura dell’Ambulatorio), perché non viene garantita una quotidiana valutazione clinica dei pazienti, riversando tale peso sul personale assistenziale ed educativo, perché la tipologia degli ospiti delle comunità, negli ultimi anni, è cambiata profondamente (vi sono ospiti che avrebbero bisogno di maggior sorveglianza) e di conseguenza si sarebbe dovuto adeguare l'organico al rialzo, piuttosto che al ribasso e perché (non ultimo) sia la qualità delle cure che la sicurezza dei pazienti sono messe seriamente a rischio.

Necessario, quindi, che l’Amministrazione prenda in seria considerazione questa segnalazione, dati gli elementi di grande gravità proposti dal NurSind Monza e Brianza.

“Auspichiamo un riscontro celere - conclude Donato Cosi- a tutela della sicurezza degli operatori e delle persone assistite e, a tale proposito, preciso che ci stiamo già attivando per un parere e un supporto legale.