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Dipendenti pubblici. Quanto e come incide il part-time sulla futura pensione?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 09/11/2019 vai ai commenti

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La pensione di un dipendente part time nel pubblico impiego risente del ridotto numero di ore lavorate e della ridotta retribuzione ricevuta; vediamo in che misura.

Le tipologie di part time sono le seguenti:

  • part time orizzontale: il numero di ore viene ridotto su base giornaliera (ad esempio 4 ore di lavoro al giorno invece di 8);
  • part time verticale: ad essere ridotte non solo le ore di lavoro giornaliere, ma le giornate nel corso della settimana o del mese. La giornata lavorativa rimane piena (8 ore);
  • part time misto: nel rapporto di lavoro part time si prevede una combinazione di part time orizzontale e verticale.

 

Innanzitutto occorre fare una distinzione tra accesso ai requisiti per il pensionamento, ossia la cosiddetta età pensionabile e l’ammontare dell’assegno pensionistico cui si avrà diritto dopo il pensionamento.

Mentre il rapporto di lavoro part-time incide poco significativamente sul raggiungimento dell’età pensionabile, un peso invece ce l’ha sull’ammontare dell’assegno.

Questo perché lo stipendio del dipendente part-time è riproporzionato alle ore di lavoro effettivamente prestate dal lavoratore.

Ne consegue che per un dipendente part-time verranno versati all’Inps meno contributi rispetto ad un dipendente full-time e, con il criterio di calcolo della pensione contributivo, non può che derivarne una riduzione della prestazione pensionistica cui il dipendente avrà diritto.

La riduzione sarà tanto più marcata quanto più ridotto è il numero di ore lavorate.

Partendo dal presupposto che, nel sistema di calcolo contributivo, l’accantonamento dei contributi previdenziali dipende unicamente dalla retribuzione del dipendente, il minore stipendio percepito dal dipendente part-time determinerà per forza di cose un assegno pensionistico più basso.

La pensione calcolata con metodo contributivo si determina, infatti, moltiplicando il montante contributivo individuale per il coefficiente di trasformazione.

E’ chiaro che il dato di partenza, ossia il montante contributivo individuale, nel lavoro part-time sarà più basso e si tradurrà, dunque, in una pensione più magra.

 

Da La legge per tutti