Assenze dal lavoro per causa neve. Cosa dice la normativa? Il Vademecum
Da qualche giorno in Italia infuria Burian portando con sé copiose nevicate.
Ma cosa fare se non riesco a raggiungere il posto di lavoro per via della neve? Mi spetta la retribuzione se a causa della neve e del maltempo non vado a lavorare? Vediamo cosa dice l’Aran in merito.
“L’assenza non è sanzionabile sul piano disciplinare, poiché determinata da un’oggettiva impossibilità, ed il datore di lavoro può su richiesta del lavoratore imputare l’assenza a diversi istituti della contrattazione collettiva, in modo da salvaguardare la retribuzione.
Data l’ampiezza e la genericità della previsione contrattuale “per particolari motivi personali o familiari”, si ritiene che nell’ambito della stessa possa essere ricondotta anche la situazione del dipendente che, in relazione alla sua particolare situazione soggettiva, possa trovarsi in una condizione di impossibilità a raggiungere la sede di lavoro (sciopero dei mezzi di trasporto; particolari situazioni metereologiche); tale possibilità è stata espressamente esplicitata nell’orientamento applicativo RAL 1211 già formulato in materia.
La domanda di fruizione del permesso, secondo le regole generali dovrebbe essere presentata con congruo anticipo rispetto al momento della fruizione; tuttavia, in casi straordinari la domanda potrebbe essere presentata anche nella stessa giornata in cui il dipendente intende avvalersi del permesso.
Il lavoratore che è bloccato nella neve dovrà comunicare tempestivamente al datore di lavoro di aver bisogno di un congedo e spiegare (e provare se possibile) le motivazioni. In questo caso anche la giornata non lavorata sarà comunque pagata. Ma se chi non va a lavoro non avvisa o non prova l'impedimento, rischia l'addebito disciplinare. A prevederlo è il codice civile.
VADEMECUM PER I PROFESSIONISTI SANITARI
IN CASO DI EVENTI AVVERSI CLIMATICI
Fonti normative:
- Legge n. 100 del 12 luglio 2012-Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile
- Decreto Legislativo n. 81 che dà attuazione alla delega contenuta nella Legge n. 123 del 3/08/07 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
- 20-Obblighi dei lavoratori
I lavoratori devono in particolare: e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi..., nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) ["non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo"] per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente…
- Lgs. 81/08 art. 40 cp"non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo", può consistere anche nella ‘posizione di garanzia’ assunta di fatto. La normativa determina una responsabilità in capo al lavoratore e al datore di lavoro di non adempiere alle prestazioni lavorative che possono mettere a Rischio l salute del dipendente. Ergo sia il lavoratore che l’azienda non può costringerci a raggiungere la sede di lavoro quando questo possa cagionarci un danno.
- Il Codice Civile art. 2106, prevede che l’impossibilità ad adempiere al proprio obbligo contrattuale debba essere provata dal lavoratore. In caso contrario potrebbe scattare l’addebito disciplinare per assenza ingiustificata del lavoratore.
- Codice Civile Art. 1460 Eccezione di inadempimento Nei contratti a prestazioni corrispettive, ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione se l'altro non adempie o non offre di adempiere contemporaneamente la propria, ...
- I permessi retribuiti Art. 21 del CCNL 1° settembre 1995 e artt. 46 e 47 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445possono essere fruiti anche in ore, sino ad un massimo di 18 ore complessive.
- P.R. 445/2000 Auto-certificazione di stati e fatti, può essere effettuata mediante il ricorso alla dichiarazione sostitutiva. Le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà sono rese dal cittadino per il perseguimento di un personale interesse diretto.
Le Pubbliche Amministrazioni ed i concessionari di pubblici servizi devono accettare le autocertificazioni mentre i soggetti privati ne hanno la facoltà.
Le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà sono sottoscritte in presenza del funzionario incaricato.
L’autocertificazione sottoscritta dal dichiarante può essere inviata unitamente alla copia fotostatica, non autenticata, del documento di identità in corso di validità. Il cittadino dichiarante risponde penalmente per le false dichiarazioni
Fonti giuridiche
- Corte di Cassazione Pen. 01.09.2014, n.36452; in adempimento del D.Lgs. 81/08, art. 20 ha “introdotto un nuovo principio: la trasformazione del lavoratore da semplice creditore di sicurezza nei confronti del datore di lavoro a suo compartecipe nell'applicazione del dovere di fare sicurezza, nel senso che il lavoratore diventa garante, oltre che della propria sicurezza, anche di quella dei propri compagni di lavoro o di altre persone presenti, quando si trovi nella condizione, in ragione di una posizione di maggiore esperienza lavorativa, di intervenire onde rimuovere le possibili cause di infortuni sul lavoro”.
- Cass, Civ. Sez.Lavoro,24.01.2013, n.1693, ha stabilito che "secondo il più recente orientamento di questa Corte, il rifiuto, da parte del lavoratore subordinato, di svolgere la prestazione lavorativa ...può essere legittimo - e quindi non giustificare il licenziamento- in base al principio di autotutela nel contratto a prestazioni corrispettive enunciato dall'art. 1460 cod. civ., sempre che il rifiuto sia proporzionato all'illegittimo comportamento del datore di lavoro e conforme a buona fede" .
ISTRUZIONI
- Una grave situazione di maltempo che renda impossibile/pericoloso arrivare nel luogo dove si presta servizio, esonera il lavoratore dall’obbligo di effettuare la prestazione lavorativa. (Vedi fonti normative e giuridiche 1-2-3-4-5 –A-B)
- Accertarsi che ci siano mezzi pubblici disponibili. Controllare sul web nel sito del proprio Comune e della Protezione Civile, eventuali ordinanze urgenti.
- Chiamare i Vigili Urbani per avere informazioni sul passaggio degli spazzaneve e riferire il proprio ruolo e funzione in qualità di incaricato di pubblico ufficio. (La Polizia Municipale è tenuta alla registrazione delle comunicazioni telefoniche previo avviso e assenso del chiamante).
- Avvertire tempestivamente il reparto/servizio
- I questi casi generalmente l’azienda accetta o le ferie oppure la fruizione dei 3 giorni di riposo retribuito/annui (punto 6). L’azienda può chiedere di comprovare le motivazioni, che sono possibili anche tramite la Dichiarazione sostitutiva di notorietà con descrizione ad esempio dalle ordinanze comunali e/o dal diniego dei vigili e autotrasporti non agibili (punto 7 e vedi allegato).
- Chiaramente il lavoratore si deve attivare in modo da superare gli impedimenti al raggiungimento della sede di lavoro in modo da non incorrere in sanzioni disciplinari per negligenza.
- La proverbiale collaborazione e abnegazione al lavoro contraddistinguono i lavoratori sanitari; ad oggi non abbiamo conoscenza di sanzioni disciplinari irrogate ad infermieri in queste contingenze.
Allegato
Dichiarazione di notorietà
DICHIARAZIONE ATTO NOTORIETA modello generale 2014.pdf